Meteoron [single 2024]

“Meteoron” è un progetto multimediale di arti e d’amore verso i luoghi lucani. Realizzato da un collettivo di artisti che da sempre si impegnano per la promozione di questa terra, ho avuto il piacere di collaborare con alcune mie composizioni, tra cui Meteoron che ne ha dato il titolo. Questo il nome con cui una delle tradizioni attribuisce a Ottaviano Augusto l’aver ribattezzato Matera, dal greco metéoron, che nella magia della notte appare proprio come un cielo stellato, un riflesso in terra di ciò che ammiriamo in alto, e viceversa.
Ho tradotto in musica questa visione, intorno a me gli archi dei Vertere String Quartet.
Violino: Giuseppe Amatulli
Violino: Maurizio Schiuma
Viola: Domenico Mastro
Violoncello: Piero Dattoli
Progetto realizzato con il finanziamento della Fondazione Matera 2019.
Azione A Macroarea
Regione Basilicata
Registrato presso Sync Studio-Matera
Sound engineer: Angelo Cannarile
In a Baroque Mood [album-2023]

“Un progetto che avevo in mente da tempo, maturato durante la clausura pandemica e registrato alla prima occasione. Nasce dal desiderio di coniugare i due percorsi musicali che maggiormente hanno condizionato la mia attività artistica: il primo in età giovanile, vicina per studi ed esperienze al mondo classico, il secondo maturato successivamente in cui mi sono avvicinato alle “altre musiche”, al jazz e alla musica improvvisata. Un trait d’union quindi tra passato e presente. Due mondi apparentemente lontani che in realtà convergono in diversi punti, uno su tutti la prassi improvvisativa, abilità già in uso nella musica antica e che in questi spartiti trova ampio spazio di fusione con la modernità, cercando comunque di rimanere sempre equilibrato e rispettoso tra la partitura originale e il mio apporto ‘contemporaneo’ “.
Otto tracce tra Bach, Purcell, Monteverdi, Handel, Merula, de Rore, interpretati secondo una visione influenzata da sonorità e soluzioni di stampo prettamente jazzistico. A impreziosire il progetto un cameo del trombettista Giovanni Falzone in “Canzonetta spirituale sopra la nanna”, un flusso di note tra gli spazi di una melodia rarefatta e avvolta in un’atmosfera decisamente mistica.
Etichetta: Blue Serge
Produzione: Sergio Cossu
Registrato, missato e masterizzato presso Sorriso Studios, Bari
Sound Engineer: Tommy Cavalieri
Foto e cover: Giulia Marangoni
Pianoforte gran coda Stenway & Sons by Farina Pianoforti, Ostuni
Time Goes Away [single-2021]

Le Clair [single-2018]

Zahir [album-2011]

“Zahir- termine derivato dalla cultura araba, è un pensiero frequente, una ossessione incontrollata che s’insinua piano nella mente fino ad impossessarsene. Colui che ne diventa vittima non può che cedere, seguire l’onda di questo pensiero costante e vivere l’inquietudine che ne deriva, sino alla risoluzione”.
A quattro anni da Seven arriva Zahir, album prodotto per la EFFE Music e distribuito da Family Affair. Un progetto che arriva a compimento di una fase di ricerca, non solo artistica, in cui il compositore rivela in forma quasi autobiografica l’inizio di un nuovo corso. Zahir è il racconto di più storie interconnesse che muovo geograficamente da un Levante, preludio introduttivo del disco, per esaursi all’altro estremo di Under Manhattan Sky, due tracce accomunate non a caso dalla stessa cellula melodica. Un movimento realmente vissuto che si fa metafora spazio/temporale, nella quale prende vita lo sviluppo creativo e narrativo di queste undici composizioni. Un una forma che lascia spazio anche all’improvvisazione e al susseguirsi di varie soluzioni stilistiche, timbriche ed interpretative. Intorno al pianoforte muovono parallelamente una serie di elementi caratterizzanti: voci e strumenti etnici, sound processing, uso del pianoforte preparato e in multi traccia. In Zahir Massimo manifesta la personale attrazione verso i suoni del mondo, riecheggiano i colori della propria terra di provenienza (Terraross), le atmosfere mistiche del vicino mediterraneo (Il silenzio intorno), le ambientazioni esoteriche di rituali appartenenti a culture lontane (Lost in her dance). Ci sono i ricordi dell’infanzia (Father) e la giostra di Montmartre (Carrousel d’hiver), il carico emotivo degli allontanamenti (Leaving) e il risveglio della Kundalini, la libertà improvvisativa di Labyrinth ed ancora la gabbia dello Zahir, qui espressa con l’alternanza inquieta di due note continue ed ossessive. Zahir è un’opera introspettiva, un concept album ricco di riferimenti simbolici e dall’alto contenuto spirituale. Inserito in una forma ciclica – come la fine di un viaggio, il disco chiude lasciando un messaggio di luce e speranza, citazione di Beethoveniana memoria. Nel disco sono ospiti la cantante salentina Imma Giannuzzi (Arakne Mediterranea) e Salah addin Roberto Re David, musicista collegato alla tradizione islamica di provenienza sufi.
Etichetta: Effe Music
Produzione: Fabrizio Fabbri
Registrato, missato e masterizzato presso Sorriso Studios, Bari
Sound Engineer: Tommy Cavalieri
Foto e cover: Frem
Pianoforte gran coda Stenway & Sons by Farina Pianoforti, Ostuni
Seven [album-2007]

Sette composizioni per pianoforte l’esordio discografico di Massimo Carrieri. Articolate su un tessuto “classico” contemporaneo, rivelano linguaggi di diversa natura. Di stampo romantico/mitteleuropeo, Seven richiama mondi musicali eterogenei e sonorità ben distinte, dal jazz sino a suoni che rivocano melodie della nostra tradizione popolare, a prendo anche a spazi d’improvvisazione. Seven nasconde una storia suggestiva: è stato interamente registrato all’interno di un istituto di preghiera e meditazione tra le campagne nei pressi di Lecce.
“Per scelta. Un giorno ebbi modo di visitarlo e mi affascinò l’architettura da castello medievale. Successivamente, a spartiti completati, mi ricordai di quel luogo insolito, volevo evitare la freddezza di uno studio di registrazione e la routine dei tecnici. Ci sono rimasto cinque giorni, da solo: io, il pianoforte, e la strumentazione appositamente trasportata sin lì. Bastava premere un bottone e suonare”.
Seven risente delle atmosfere intime di quelle stanze, trae alimento da immagini evocative e da una forte influenza impressionista. Sette “quadri” distinti che non si identificano in un determinato genere, bensì raccontano il percorso interiore e artistico del compositore.