In a Baroque Mood [album-2023]
“Un progetto che avevo in mente da tempo, maturato durante la clausura pandemica e registrato alla prima occasione. Nasce dal desiderio di coniugare i due percorsi musicali che maggiormente hanno condizionato la mia attività artistica: il primo in età giovanile, vicina per studi ed esperienze al mondo classico, il secondo maturato successivamente in cui mi sono avvicinato alle “altre musiche”, al jazz e alla musica improvvisata. Un trait d’union quindi tra passato e presente. Due mondi apparentemente lontani che in realtà convergono in diversi punti, uno su tutti la prassi improvvisativa, abilità già in uso nella musica antica e che in questi spartiti trova ampio spazio di fusione con la modernità, cercando comunque di rimanere sempre equilibrato e rispettoso tra la partitura originale e il mio apporto ‘contemporaneo’ “.
Otto tracce tra Bach, Purcell, Monteverdi, Handel, Merula, de Rore, interpretati secondo una visione influenzata da sonorità e soluzioni di stampo prettamente jazzistico. A impreziosire il progetto un cameo del trombettista Giovanni Falzone in “Canzonetta spirituale sopra la nanna”, un flusso di note tra gli spazi di una melodia rarefatta e avvolta in un’atmosfera decisamente mistica.
Etichetta: Blue Serge
Produzione: Sergio Cossu
Registrato, missato e masterizzato presso Sorriso Studios, Bari
Sound Engineer: Tommy Cavalieri
Foto e cover: Giulia Marangoni
Pianoforte gran coda Stenway & Sons by Farina Pianoforti, Ostuni
Time Goes Away [single-2021]
Le Clair [single-2018]
Zahir [album-2011]
“Zahir- termine derivato dalla cultura araba, è un pensiero frequente, una ossessione incontrollata che s’insinua piano nella mente fino ad impossessarsene. Colui che ne diventa vittima non può che cedere, seguire l’onda di questo pensiero costante e vivere l’inquietudine che ne deriva, sino alla risoluzione”.
A quattro anni da Seven arriva Zahir, album prodotto per la EFFE Music e distribuito da Family Affair. Un progetto che arriva a compimento di una fase di ricerca, non solo artistica, in cui il compositore rivela in forma quasi autobiografica l’inizio di un nuovo corso. Zahir è il racconto di più storie interconnesse che muovo geograficamente da un Levante, preludio introduttivo del disco, per esaursi all’altro estremo di Under Manhattan Sky, due tracce accomunate non a caso dalla stessa cellula melodica. Un movimento realmente vissuto che si fa metafora spazio/temporale, nella quale prende vita lo sviluppo creativo e narrativo di queste undici composizioni. Un una forma che lascia spazio anche all’improvvisazione e al susseguirsi di varie soluzioni stilistiche, timbriche ed interpretative. Intorno al pianoforte muovono parallelamente una serie di elementi caratterizzanti: voci e strumenti etnici, sound processing, uso del pianoforte preparato e in multi traccia. In Zahir Massimo manifesta la personale attrazione verso i suoni del mondo, riecheggiano i colori della propria terra di provenienza (Terraross), le atmosfere mistiche del vicino mediterraneo (Il silenzio intorno), le ambientazioni esoteriche di rituali appartenenti a culture lontane (Lost in her dance). Ci sono i ricordi dell’infanzia (Father) e la giostra di Montmartre (Carrousel d’hiver), il carico emotivo degli allontanamenti (Leaving) e il risveglio della Kundalini, la libertà improvvisativa di Labyrinth ed ancora la gabbia dello Zahir, qui espressa con l’alternanza inquieta di due note continue ed ossessive. Zahir è un’opera introspettiva, un concept album ricco di riferimenti simbolici e dall’alto contenuto spirituale. Inserito in una forma ciclica – come la fine di un viaggio, il disco chiude lasciando un messaggio di luce e speranza, citazione di Beethoveniana memoria. Nel disco sono ospiti la cantante salentina Imma Giannuzzi (Arakne Mediterranea) e Salah addin Roberto Re David, musicista collegato alla tradizione islamica di provenienza sufi.
Etichetta: Effe Music
Produzione: Fabrizio Fabbri
Registrato, missato e masterizzato presso Sorriso Studios, Bari
Sound Engineer: Tommy Cavalieri
Foto e cover: Frem
Pianoforte gran coda Stenway & Sons by Farina Pianoforti, Ostuni
Seven [album-2007]
Sette composizioni per pianoforte l’esordio discografico di Massimo Carrieri. Articolate su un tessuto “classico” contemporaneo, rivelano linguaggi di diversa natura. Di stampo romantico/mitteleuropeo, Seven richiama mondi musicali eterogenei e sonorità ben distinte, dal jazz sino a suoni che rivocano melodie della nostra tradizione popolare, a prendo anche a spazi d’improvvisazione. Seven nasconde una storia suggestiva: è stato interamente registrato all’interno di un istituto di preghiera e meditazione tra le campagne nei pressi di Lecce.
“Per scelta. Un giorno ebbi modo di visitarlo e mi affascinò l’architettura da castello medievale. Successivamente, a spartiti completati, mi ricordai di quel luogo insolito, volevo evitare la freddezza di uno studio di registrazione e la routine dei tecnici. Ci sono rimasto cinque giorni, da solo: io, il pianoforte, e la strumentazione appositamente trasportata sin lì. Bastava premere un bottone e suonare”.
Seven risente delle atmosfere intime di quelle stanze, trae alimento da immagini evocative e da una forte influenza impressionista. Sette “quadri” distinti che non si identificano in un determinato genere, bensì raccontano il percorso interiore e artistico del compositore.